Il percorso espositivo e i temi:

Seguendo il filo della storia della cittadina di Marano e della sua laguna, il concept espositivo è suddiviso in tre sezioni, ciascuna relativa a uno dei grandi periodi su cui fa luce l’archeologia locale. Nell’ambito di ogni sezione sono poi approfonditi alcuni temi specifici, che illustrano le peculiarità del popolamento e della vita quotidiana dell’epoca a cui essa è dedicata. La visita al museo costituisce pertanto un percorso attraverso le più importanti tappe del divenire storico del territorio.
Si inizia dalla sezione relativa all’EPOCA PREROMANA, dove un’ampia serie di strumenti in selce scheggiata documenta le attività delle comunità di agricoltori-allevatori insediate in veri e propri villaggi 7500 anni fa, nel primo Neolitico. Alcune asce di bronzo e un’ampia gamma di vasi in ceramica di varia forma e di vario uso costituiscono le tracce del fitto popolamento che caratterizzò quest’area durante l’età del Bronzo, particolarmente nella sua fase recente (circa 3350 anni fa).
La sezione DALL’ETA’ ROMANA ALL’ALTO MEDIOEVO introduce a uno dei periodi centrali della storia della Laguna, ricchissimo di testimonianze archeologiche. I reperti esposti e i temi proposti mirano a sottolineare la funzione fortemente strategica svolta in epoca romana dalla Laguna di Marano come area di scalo e di smistamento delle merci tra mare ed entroterra, anche in connessione con l’articolato sistema portuale della città di Aquileia, il grande emporio al capolinea delle rotte lungo l’Adriatico. Sono qui illustrati le caratteristiche della navigazione antica, la vivacità e la vitalità degli scambi commerciali e le principali rotte seguite dalle merci.
Entro un espositore che ricrea le forme di un’antica nave mercantile sono “stivati” alcuni tra i principali tipi di anfore, i contenitori da trasporto più usati nell’antichità; insieme ad altri manufatti, esse raccontano storie di viaggi, di imbarchi e sbarchi, di transazioni economiche relativi a derrate e altre merci importate dall’Oriente, dall’Africa e da altre aree del Mediterraneo.
L’esposizione include anche la riproduzione a grandezza reale della sezione trasversale di un’imbarcazione a fondo piatto, che permette di conoscere la foggia, i modi di costruzione e il carico delle piccole navi che solcavano le acque della laguna e dei fiumi trasportando prodotti alimentari e materiale edilizio.

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È anche visibile la ricostruzione di un’àncora romana con fusto in legno e ceppo in piombo originario.
Nelle vetrine si possono osservare numerose testimonianze di vita quotidiana: dalla ceramica da mensa e da cucina alle lucerne, al vasellame in vetro, agli oggetti di uso comune in bronzo, ai pesi da bilancia e stadera, alle monete.
Il passaggio dall’età romana all’Alto Medioevo, quando gli insediamenti lagunari ricaddero nella sfera d’influenza bizantina e l’entroterra sotto quella longobarda, è documentato da alcuni manufatti in metallo, fra i quali una catena di stadera e una controplacca di cintura degli inizi del VII secolo.
Questi oggetti introducono alla terza sezione del museo, focalizzata sul periodo DAL MEDIOEVO ALL’EPOCA CONTEMPORANEA, fondamentale nello sviluppo storico del comprensorio maranese. Al centro della sala dedicata a questa sezione richiama l’attenzione un reperto eccezionale recentemente restituito dal mare: una spada di mille anni fa dotata ancora del suo fodero in legno, che è stata riportata alle sue fattezze originarie da un accurato restauro. L’oggetto ricorda simbolicamente le travagliate vicende, segnate da continue lotte e contese, che vissero la fortezza di Marano e tutto il comprensorio nel Medioevo.
Uno dei fulcri tematici della sezione è proprio la guerra, ma vi sono approfonditi anche l’ambito del sacro e gli aspetti di vita quotidiana. In particolare a questi ultimi si riferisce una ricca scelta di vasellame da mensa e da cucina e di altri oggetti di uso comune rinvenuti nelle isole della laguna e nel centro storico; essi offrono uno spaccato sociale e culturale dei periodi medievale e rinascimentale.
Chiude il percorso di visita la vetrina dedicata all’età rinascimentale e moderna (XIV – XVIII sec. d.C.), dove si osservano vari oggetti in vetro e in ceramica e numerose pipe, che attestano l’ampia diffusione dell’uso del tabacco, avvenuta nei territori della Repubblica di Venezia già nel Seicento.

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